Siamo nella piena stagione dei carciofi, un ortaggio che fa benissimo. Facciamo il pieno allora, anche con questo squisito spezzatino, che addirittura guadagna se preparato in anticipo e riscaldato. Una ricetta della tradizione ligure, rivisitata da me (e dai gusti della mia famiglia) che trovate su Non Sprecare
Un bel secondo di pesce come questo, composto da calamari e carciofi, non può mancare nel menu natalizio.
Menu che abbraccia i pasti dalla vigilia di Natale al cenone di Capodanno, mica solo un giorno!
I carciofi si prestano particolarmente a NON SPRECARE. Le foglie più dure si conservano e si usano per fare tisane, insaporire brodi, preparare il dado granulare, e forse anche altro.
Ingredienti:
• 800 grammi circa di calamari freschi • 4 carciofi con le spine • 1 spicchio d’aglio • 4 cucchiai di olio evo • Mezzo bicchiere di vino bianco secco e buono • Sale • Mezzo limone
Tempo di preparazione: 30 minuti Tempo di cottura: 30 minuti Porzioni: 4 Difficoltà: bassa Costo: medio-alto Conservazione: 2 giorni in frigorifero – si può congelare Il Gusto di non Sprecare: le foglie di carciofo si recuperano per usi diversi, tisane, brodi vegetali, dado granulare Secondo piatto
Per prima cosa mi sono occupata dei calamari, già fatti pulire dal pescivendolo dalle interiora e dalle cartilagini.
Li ho ben lavati in acqua fredda e poi tagliati a listerelle, sia la testa che i tentacoli
Ho poi pulito i carciofi, prima eliminando le foglie esterne più dure e le spine in punta; li ho messi a bagno nell’acqua dove avevo spremuto mezzo limone, li ho poi ripresi uno per uno e li ho tagliati a quarti, liberati del fieno e delle poche spine all’interno, e infine affettati in modo regolare.
In un tegame molto capiente ho messo l’olio e lo spicchio d’aglio, ho fatto soffriggere leggermente, ho aggiunto i carciofi affettati, salato un pochino e fatto cuocere per circa sette, otto minuti, bagnando al bisogno con un pochino di acqua.
Trascorso questo tempo ho aggiunto i calamari, ho mescolato bene intanto che prendevano calore, e ho versato il vino bianco.
Quando il vino è evaporato ho coperto il tegame, di modo che i calamari hanno rapidamente perso tutta la loro acqua, e ho fatto finire di cuocere a tegame scoperto e a fiamma viva. Il fondo di cottura deve rimanere morbido, ma non acquoso.
Ma se ne trovate ancora qualcuno, non mancate di fare questo piatto, che unisce all’estrema semplicità un sapore indimenticabile.
Gli ingredienti per quattro persone:
3 sgombri dei nostri mari italiani, eviscerati
6 carciofi
1 spicchio d’aglio
1 piccola manciata di prezzemolo fresco
4 cucchiai di olio evo
½ bicchiere di vino bianco secco
1 foglia di alloro
½ limone
Sale
Tempo di preparazione: 30 minuti
Tempo di cottura dei carciofi: 30 minuti
Tempo di cottura degli sgombri: 3 – 4 minuti
Pulite i carciofi: spuntate le spine, tagliateli a quarti, eliminate il fieno interno e tuffateli nell’acqua dove avrete spremuto il mezzo limone. Grazie a Stefan, ho imparato che è l’acido ascorbico, ovvero la vitamina C, a mantenere chiaro il colore del carciofo.
Tagliate i quarti dei carciofi ancora a metà
In un tegame capiente mettete l’olio, fate scaldare, versate gli spicchi di carciofo, salate, coprite e fate cucinare a fuoco dolce. Controllate e, a metà cottura, bagnate con il vino bianco che lascerete evaporare. Se ci fosse bisogno, non esitate a versare qualche sorso d’acqua, i carciofi devono rimanere morbidi e umorosi.
Tritate lo spicchio d’aglio con il prezzemolo e con questo trito profumate i carciofi a fine cottura.
Intanto lavate gli sgombri interi e metteteli in una pentola capiente, copriteli a filo d’acqua nella quale avrete messo la foglia di alloro e poneteli sul fuoco.
Appena alza il bollo, prestate attenzione: i pesci sono pronti quando gli occhi appaiono bianchi
La polpa dello sgombro è molto delicata e cuoce davvero in pochissimi minuti, non vi distraete se volete un pesce bello morbido.
Appena è pronto, scolatelo e ricavate i filetti. Vedrete, è piuttosto semplice perché lo sgombro ha solo una lisca centrale, e poche spine sottili vicino alla testa.
Adagiate i filetti di sgombro sui carciofi, fateli insaporire muovendoli molto delicatamente, e infine gustate questo piatto meraviglioso.
Strategie: potete cucinare in anticipo sia i carciofi che gli sgombri, e assemblare il piatto al momento di andare in tavola.
Variazioni sul tema: per facilitare il compito, fatevi sfilettare gli sgombri dal pescivendolo, e cuocete i filetti insieme ai carciofi per gli ultimi cinque minuti circa, girandoli sempre con grande delicatezza (trucco suggerito dalla mia amica Francesca, cuoca sopraffina).
Lo sgombro si riconosce facilmente grazie alla sua line affusolata e al dorso tigrato
Chi mi conosce sa quanto io ami i carciofi, che preparo spesso durante la loro, abbastanza lunga, stagione.
Fra fine marzo e aprile è il momento in cui i carciofi sono più teneri e dolci, perfetti per essere consumati crudi. Per questo ho pensato a un piccolo e fresco antipasto, ideale per aprire l’appetito verso le portate successive. Un antipasto nutriente, sì, ma leggero, con in più l’effetto detox del carciofo.
Gli ingredienti per quattro persone:
3 carciofi freschissimi
80 grammi di tonno sott’olio, di qualità
olio evo
Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di riposo: 30 minuti
Preparate una ciotola d’acqua nella quale avrete spremuto mezzo limone (non gettate il mezzo limone spremuto!). Mettete i guanti di gomma o di lattice, altrimenti alla fine dell’operazione vi ritroverete con tutte le dita nere, e incominciate con pazienza a pulire i carciofi. Staccate le foglie esterne più dure (da recuperare per preparare tisane rinfrescanti), tagliate la punta delle spine e poi il carciofo a quarti per liberarlo comodamente della barba, tagliatelo ancora a fettine più sottili possibile (da ogni quarto dovrete ricavarne almeno tre) e mettete le fettine nell’acqua con il limone.
Una volta che avrete affettato tutti i carciofi, trasferiteli in un colino (non versateli, ma prendeteli con le mani cominciando da quelli più in superficie, di modo che eventuali piccoli residui restino sul fondo dell’acqua e vadano poi eliminati) e lasciateli sgocciolare bene. Spremete sopra qualche goccia di limone ancora, per conservarli chiari. Nel frattempo scolate il tonno dall’olio, mettetelo in una ciotola e sminuzzatelo con una forchetta. Aggiungete i carciofi, condite con qualche cucchiaio d’olio, mescolate bene e lasciate riposare almeno mezz’ora.
L’antipasto è pronto: un sapore legato, diverso, nuovo. Proponetelo in piccole ciotole individuali: è bello e fresco anche nel colore.
Strategie: potete pulire i carciofi in anticipo, l’importante è che l’acqua in cui sono immersi sia ben acidulata dal limone. E mi raccomando, oltre a recuperare le foglie più dure, non gettate via i gambi, ottimi per frittate e torte salate.
Variazioni sul tema: Raddoppiate le dosi e avrete un secondo completo. Cercate i carciofi di Albenga e avrete un piatto lussuosissimo (in tutti i sensi)